Atterraggio morbido per la Pallacanestro Brescia a cui il calendario ha dato la possibilità di chiudere una regular season storica, eguagliando il record di 21 vittorie, in un Palaleonessa caldo e festante, affrontando una squadra che troppo tardi ha trovato un organico competitivo, tanto che la matematica l’ha già condannata al termine del turno scorso.

Il focus di giornata è quello di verificare lo stato di forma dei giocatori, specie Christon e Cobbins, mentre la precauzione dice giustamente di preservare Petrucelli per i playoff  che iniziano settimana prossima e dove è bene ricordare, non vinciamo una serie dal 2018…

Parte Akele in quintetto ma questa volta è in ala piccola per un quintetto molto alto, Magro da qualche settimana, per necessità e/o opportunità sta provando soluzioni alternative, e vediamo subito comparire una zona in difesa, che dopo aver pagato dividendi contro Milano e Venezia sta entrando nel “playbook” Germani, la vediamo oggi messa in campo in maniera più intermittente o a “chiamata” con l’intento di prendere impreparati gli avversari.

Nei primi due quarti Brescia mostra alcune ottime giocate e un Akele in gran vena, sia dalla distanza che tagliando a canestro, contro una difesa aggressiva di Brindisi che cerca di negare gli handoff Bilan si diverte a premiare i backdoor delle guardie bresciane, in alternativa è il post basso la soluzione privilegiata, con Christon e Burnell ad attaccare Washington e Riisma e generare scarichi interessanti.

Foto V.V.2024

Un po’ di imprecisione al tiro e il talento dell’HappyCasa tengono gli ospiti attaccati fino agli ultimi 3 minuti prima dell’intervallo, quando Brescia allunga e chiude all’intervallo a +8.

Alla ripresa un Burnell fin troppo carico da luogo ad un duello da scintille con Sneed, si rivede finalmente anche un Cobbins con l’energia di quando sta bene, il quarto quarto vede Brindisi cedere l’onore delle armi e Amedeo travestirsi per qualche azione da Belinelli prima della passerella finale dei gavettoni a fine partita.

Silente killer Della Valle, aspetta come sempre il suo momento e chiude con 18 punti 3 rimbalzi e 5 assist, 3 bombe a segno e due viaggi “tripli” in lunetta, dalle sue mani come sempre passa molta della nostra fortuna. Ottimo Akele che parte a razzo, ne mette 9 nel primo quarto e 16 in totale, ritoccando il massimo stagionale di 13 con Trento, chiude due azioni allo scadere con altrettanti tiri da oltre l’arco a segno ed è presentissimo vicino a canestro, 5 su 6 al ferro, aggiunge anche 5 rimbalzi, potrebbe essere preziosissimo contro Pistoia.

Bilan è un unicorno che scorrazza per il campo, si permette un coast to coast alla Magic, poi serve i taglianti come fosse Jokic, mette una bomba (e sono 5) , genera sempre raddoppi in pivot basso, e per fortuna che con un Cobbins rinvigorito gioca solo 22 minuti.

Sembra ormai completato il recupero psico-fisico di Gabriel tornato pimpante e sul pezzo, chiude con 15 e 5 e 3 delle sue bombe, regala alla tribuna stampa un siparietto esilarante quando il pallone colpisce il cameraman.

Christon non è nel suo miglior periodo, ma Semaj è il miglior amico e nemico di se stesso, 6 punti e 5 assist per lui, ma qualche pasticcio di troppo, resetterà e si farà trovare pronto la prossima settimana.

Foto V.V.

CJ sgambetta come sempre ma sbaglia delle ottime conclusioni dall’arco generate dall’attacco Germani, si sfoga con una bimane in contropiede, ma non serve altro per stavolta.

Cournooh trova tanto spazio in campo e non lesina mai l’impegno, 5 punti, 2 rimbalzi e 4 assist per il nostro “soldi in banca”.

Cobbins torna a mostrare la sua energia e presenza, subito subisce uno sfondamento da gran difensore, poi sfodera una delle sue virate in velocità, quando schiaccia in contropiede 30 cm sopra la mano del difensore sembra Massimo Decimo Meridio pronto a scatenare l’inferno

Burnell mette un po’ di pepe in una partita che non ne avrebbe molto, ha un conto aperto con Sneed che all’andata ci aveva castigato e forse la capigliatura Polent/Blondie è dedicata a lui, pare che nel testosterone abbiano trovato tracce di sangue, in 19 minuti ne fa 12 con 9 rimbalzi 5 assist e 2 recuperi, ha chiuso la palestra, pulito il parcheggio e fatto attraversare 7 vecchiette prima di prendere sonno.

Plauso a Porto e Tanfoglio, pochi minuti per loro, sempre elogiati dal coach, Porto in un paio di azioni diventa il bersaglio dell’attacco di Brindisi, cavandosela egregiamente.

Cosa vuoi dire a Magro (òt diga chi?), minutaggi ben gestiti, soluzioni alternative e quintetti provati, record di vittorie eguagliato (suo peraltro), ora speriamo che la Dea bendata quanto meno non ci sfavorisca, visto anche il canestro di Melli a Cremona.

Witness and  believer